Coolhunting: tendenze e modelli culturali.

Quante volte ci siamo posti domande come “ma chi ha lanciato questa tendenza?” oppure “ma perché è di moda proprio ora?”. Ebbene, spesso la risposta è semplice: i media tradizionali oppure i social che quotidianamente vengono nutriti da influencers che consigliano questo o quel prodotto. Ma, alla base di tutto, cosa c’è realmente?

Una ricerca incessante che mira a cogliere delle impercettibili variazioni di tendenze, una continua anticipazione del futuro per comprendere quale sarà l’andamento del mercato, una contaminazione dello stile di altre culture. In una sola parola? Cool Hunting o, più semplicemente, cacciatore di tendenze. Il cool hunting è un vero e proprio strumento di marketing al servizio dei professionisti del settore.

Quali sono i settori di riferimento del cool hunting?

Il cool hunting è uno strumento che può essere applicato a molteplici settori: dal fashion al food, dai viaggi all’arte. Insomma, tutto ciò che può essere collegato al mondo del life style.

Cool Hunter: cosa fa?

Più che un lavoro, quello del cool hunter, può essere considerato come un vero e proprio modo di essere e di vivere. Si tratta di toccare con mano e assaporare altre culture, interagire con esse facendole diventare proprie. Ed è proprio immedesimandosi in altri contesti, diversi da quelli di partenza, che è possibile cogliere le sottili sfumature di stile e importarle per farle divenire tendenze. Il processo di cool hunting si articola in tre azioni principali:

  • Individuare nuove tendenze al primo stadio
  • Saper cogliere sottili segnali di cambiamento che suggeriscono se la tendenza in questione può essere accolta in maniera positiva o meno dal mercato
  • Selezionare nuovi modelli nascenti in culture e sottoculture

Come diventare cool hunter?

Quella del cool hunting è una professione con pochissimi anni di vita, al punto che, ad oggi, è difficile individuarne una vera e propria formazione ad hoc. Di certo, se volete approcciarvi a questo tipo di professione, il mio consiglio è quello di imparare a parlare fluentemente almeno una lingua (oltre la vostra lingua madre) in quanto dovrete essere disposti a viaggiare molto. Inoltre, il cool hunting, richiede una flessibilità mentale non indifferente. Dovrete essere delle persone intuitive ed empatiche: solo così riuscirete a cogliere le sfumature alla base del cool hunting!

Cool Hunting: alcuni esempi

Ricordo ancora quando negli anni ’90 lo stile metallaro era esclusivamente l’espressione di una sottocultura e, coloro che vestivano con t-shirt su cui campeggiavano loghi di band o jeans strappati, erano considerati degli outsider. Nel decennio successivo poi, proprio la contaminazione alla base del cool hunting, ha fatto diventare “cool” lo stile metallaro e i migliori designer hanno inserito nelle proprie collezioni capi con riferimento alla cultura metal.

O, ancora, un esempio di cool hunting potrebbe essere la tendenza, in voga soprattutto tra i più giovani, di mangiare sushi! Fino a qualche anno fa, nonostante esistessero strutture che proponessero questo tipo di cucina, questa abitudine rispecchiava solo un pubblico di nicchia. Una volta però avvenuta la contaminazione culturale e individuato la tendenza nascente, ecco che ad oggi risulta difficile riservare un tavolo in ristoranti giapponesi per le innumerevoli richieste che ricevono.

Insomma, ora sapete che il cool hunting è un potentissimo strumento di marketing che oltre a studiare e individuare tendenze emergenti, deve possedere anche una funzione analitica per essere in grado di porre in essere ricerche di mercato dalle quali nasceranno, poi, gli stili futuri.