Ritrova il buon umore con i colori

Chissà quante volte ti sarà capitato, magari subito dopo aver sorseggiato al mattino un buon caffè, di restare lì impalato ore ed ore davanti alle ante spalancate dell’armadio imbrigliato in uno dei dilemmi quotidiani: Come mi vesto oggi, come abbinare e quale colore scegliere?

Qualcuno si lascerà influenzare dalle condizioni del tempo, qualcun altro sceglierà frettolosamente il primo capo nel cassetto se il risveglio avrà avuto inizio con un umore altalenante; qualcun altro saprà esattamente il colore da indossare lasciandosi guidare dall’emozione. Di sicuro c’è che alcuni abiti, così come la scelta di alcuni colori, fanno parte un po' di noi e sono diventati la nostra “confort zone”, i panni dentro cui sentirsi bene, tutto il giorno, riuscendo a relazionarsi serenamente. E sono più che sicuro che anche tra i tuoi amici o colleghi, conoscendoli bene, saprai individuare per ognuno di loro, i colori che prediligono e che li caratterizza; tra di loro non potrà mancare chi adora accessori e abiti rigorosamente di colore nero, o l’amica che fa faville nell’indossare capi dai mille colori. Va così che oggi più che mai l’utilizzo dei colori è diventato sempre più mezzo attraverso cui comunicare un pò di sé ed esprimere sensazioni ed emozioni. Di certo avrai sentito parlare del grande effetto dei colori sulla nostra psiche. A qualcuno probabilmente sembrerà un’azzardata associazione ma non è così… e gli studi e le ricerche lo dimostrano ampiamente. E’ dal tempo degli antichi egizi che i templi erano costruiti in modo che la luce filtrasse con un’angolazione precisa che, con l’aiuto di un prisma, andava a scomporla per generare i sette colori dell’iride per immergersi nel fascio di colore scelto a seconda dello stato psicofisico per poi trarne beneficio.

Se pensiamo anche alla prima metà del XX secolo, dove destreggiarsi nella scelta dei colori era davvero semplice perché prettamente ottenuti con coloranti e pigmenti di origine organica che non consentivano dunque di avere molte colorazioni disponibili e dove la lavorazione, essendo molto costosa, veniva considerata un privilegio delle classi più ricche che utilizzavano i pigmenti per “tingere” tessuti e realizzare tendaggi o tuniche di alto pregio ecco che, negli ultimi cento anni, le tecniche di colorazione hanno invece consentito di dare ampio spazio a mille sfumature di colore. Chi non ricorda il celebre film de “la ragazza con l’orecchino di perla” dove il celebre pittore Jan Vermeer dedito alla sua arte fa scoprire all’umile Griet il meraviglioso mondo dei colori tra luminosità e brillantezze? In psicologia il primo che avanzò l’ipotesi che le preferenze individuale di determinati colori potesse trovare corrispondenza con un determinato tipo psicologico di persona fu C. G. Jung; nelle sue teorie l’azzurro corrispondeva al pensiero, il rosso al sentimento, il giallo all’intuizione e il verde alla sensazione. Su tale teoria si svilupparono gli studi di Max Lüscher con il celebre test dei colori che consentì di analizzare gli stati d’animo di una persona partendo proprio dalla scelta dei colori. Questo test è diventato molto utile per studiare la personalità degli adulti, ma è oggi prettamente impiegato per entrare in empatia con i bambini che mostrano difficoltà con la scrittura e il disegno, permettendo così di analizzare, anche semplici scarabocchi, studiando proprio la scelta dei colori utilizzati dal bambino. E’ così che ancor di più fondato è possibile considerare i colori come uno straordinario mezzo comunicativo laddove il cervello percepisce il colore attraverso gli occhi, e la lunghezza d’onda va a stimolare la parte limbica del cervello responsabile delle emozioni. Gli sviluppi recenti della fisica quantistica hanno dimostrato infatti come l’utilizzo dei colori possa avere effetti sulle diverse aree del cervello svolgendo anche un’azione terapeutica e di guarigione. La psicologia dei colori nasce dunque perchè i colori sono capaci di stimolare la mente umana provocando delle emozioni particolari. Ogni colore ha infatti il suo significato e la sua connessione precisa con una parte del cervello capace di evocare emozioni o stati d’animo specifici. Il blu, ad esempio, è il colore che più di tutti rappresenta la pace e la tranquillità, associato alla spiritualità e alla sensibilità. E’ il colore della riflessione, della meditazione e del fluire le energie che sanno calmare e dare stabilità. Il rosso è il colore della dinamicità, del movimento, del cambiamento che produce rivoluzione, del desiderio e della passione. ll giallo è il colore della leggerezza, della felicità momentanea, della voglia di rinnovarsi e rinnovare. Il viola o lilla sono i colori della magia, della forza intuitiva. Il verde è il colore della rinascita, è un colore utile per le persone che soffrono di ansia e depressione perché è molto rilassante. L’arancione è il colore della pace interiore, della trasformazione. Il bianco è il colore della purezza, dell’innocenza, dell’inizio di un qualcosa che si contrappone al nero. La psicologia dei colori è stata inoltre presa in prestito dalle tecniche di neuromarketing per entrare negli aspetti cognitivi del consumatore e capire come influenzare il suo atteggiamento in fase di acquisto. Nella vita di ogni giorno la scelta dei colori, da indossare, da utilizzare nel nostro ambiente lavorativo o privato possono dunque farci stare meglio e sapranno fare la differenza delle emozioni, dei pensieri e degli stati d’animo.

Questa grande magia e forza dei colori è fortemente sentita in India dove si celebra la festa di Holi uno dei momenti più spettacolari durante la quale polveri di colori diversi, ottenute essiccando fiori e verdure al sole, poi schiacciati e mescolati a grano, acqua e amido di mais, diventano dei veri e propri colori, ognuno dei quali ha un determinato significato e rappresenta uno stato d’animo preciso che racchiude un concetto di rinascita, un’occasione di ripartenza umana e spirituale.

Parlando di colore oggi, una delle tendenze che sta appassionando molti è l’armocromia ovvero la scienza dei colori che insegna come valorizzare la nostra bellezza naturale, rivoluziona la vita e l’immagine. L’armocromia prese piede dopo la pubblicazione del libro Color Me a Season pubblicato dalla consulente di immagine e cosmetologa americana Bernice Kentner, alla fine degli anni Settanta, che studiò come la luce naturale e i suoi cambiamenti, a seconda delle stagioni, possa essere in grado di valorizzare ogni femminilità in modo del tutto naturale.

Il mondo dei colori e la grande forza che esercitano è davvero qualcosa di affascinante che di sicuro approfondiremo ancora. Sono sicuro che alla fine di questo articolo da oggi in poi farai maggiore attenzione ai colori che sceglierai e ogni volta che lo farai prova a scavare nelle tue emozioni e rifletti su quello che più ti fa stare bene, sperimentando nuove nuance. Prova a colorare il tuo stato d’animo e ritrova, con i colori, il sorriso!