Mindfulness meditation.

La meditazione? Sicuramente un ottimo allenamento per lasciar andare la negatività, aiutando a calmare sia mente che corpo.

Oggi voglio raccontarvi e darvi alcuni consigli per gestire la sofferenza fisica e psicologica. Come? Attraverso la Mindfulness meditation, o anche meditazione consapevole.

Cos’è la mindfulness meditation

La mindfulness meditation, meditazione consapevole, è una pratica di allenamento mentale che ti insegna a rallentare i pensieri in corsa, a lasciar andare la negatività e a calmare sia la mente che il corpo. Combina la meditazione con la pratica della consapevolezza, che può essere definita come uno stato mentale che implica l'essere completamente concentrati sull'"adesso" in modo da poter riconoscere e accettare i propri pensieri, sentimenti e sensazioni senza giudizio.

La Mindfulness è la consapevolezza che emerge dal porre attenzione, intenzionalmente, nel momento presente, e in modo non giudicante, alle cose così come sono”.

È in poche parole che è racchiuso il senso di questa forma di meditazione che, da qualche anno, sta prendendo piede.

Connettersi al momento presente, focalizzarsi sul “qui ed ora”. Leggendole vi potranno sembrare banalità ma, vi assicuro, una volta che vi avvicinerete a questa pratica, ne trarrete moltissimi benefici: ci vuole solo pazienza e fiducia, iniziate a dedicare solo 5 minuti al giorno a questa meditazione per poi aumentare progressivamente.

Potete farlo seduti sul vostro letto, per terra, su un cuscino da yoga ma, attenzione! Il bello della mindfulness è proprio che è possibile meditare anche svolgendo azioni quotidiane come: lavare i piatti, guidare e, persino, mangiare.

Come fare? Semplice!
Eseguire ogni azione con consapevolezza: assaporare lentamente il cibo o, durante la guida, percepire in ogni momento la consistenza del volante tra le mani, concentrarsi su qualsiasi cosa possa fungere da ancora per restare nel presente. La meditazione mindfulness è possibile in qualsiasi luogo e momento: basta fermarsi inspirare ed espirare lentamente e riconnettersi al momento.

Siete qui, il passato o il futuro non contano!

Mindfulness: i sette pilastri

La meditazione mindfulness basa i propri princìpi su sette pilastri:

  • Non giudizio: essere testimoni imparziali delle proprie esperienze, come se si osservassero dall’esterno.
  • Pazienza: entrare nell’ottica che ogni cosa accade a suo tempo.
  • Fiducia: essere fiduciosi delle proprie sensazioni.
  • Accettazione: senza assumere un atteggiamento passivo, ma “arrendersi” alla consapevolezza che alcune cose sono così come sono. Non occorre sforzarsi per cambiarle.
  • Non cercare risultati: non tentare di raggiungere nessuno scopo. Molto spesso, il risultato cui puntiamo, può costituire un ostacolo.
  • Mente del principiante: osservare qualsiasi cosa come se la si vedesse per la prima volta, senza pregiudizi.
  • Lasciare andare: emozioni, pensieri, anticipazioni del futuro. Tutte cose che, attraverso la mindfulness, dobbiamo imparare a non trattenere.

Attraverso la mindfulness impariamo ad abbracciare noi stessi, permettendoci di raccogliere il valore intrinseco senza dipendere dall’approvazione altrui. Impariamo ad essere compassionevoli verso noi stessi e a gestire il dolore in maniera razionale e oggettiva.

Mindfulness per gestire la sofferenza

Nel “Discorso della freccia”, Buddha parlava dell’importanza di distinguere le due frecce che possono colpire l’uomo.

La prima corrisponde alle sofferenze inevitabili: dolori fisici, sofferenza derivante dalla perdita di un caro o dalla rottura con il partner. Si tratta di esperienze negative che non si possono evitare, ragion per cui causano sofferenza emotiva.

La seconda, invece, è quella costituita dal dolore “supplementare” di cui noi stessi carichiamo la prima sofferenza ed è basata sulle nostre reazioni al dolore, dall’identificazione con le emozioni negative.

In altre parole: se non possiamo controllare ciò che ci accade, possiamo imparare, attraverso la mindfulness, a gestire le nostre reazioni. Una volta imparato a restare nel presente, possiamo imparare a limitare il dolore causato dalla seconda freccia.

E tu conoscevi questa forma di meditazione? Se non la conoscevi da Life Coach ti consiglio vivamente di provarla. Parola mia: non resterai deluso/a!

Se già la conoscevi raccontami le tue esperienze di mindfulness meditation, di come l’hai scoperta e di quanto ti ha cambiato/a.

Ricorda, la meditazione è una pratica, quindi non è mai perfetto/a. Sei pronto/a per iniziare ora proprio così come sei!