Viaggio nel Buthan: il paese più felice del mondo

Smile… sei in Buthan! Il piccolo stato himalayano è stato proclamato il paese più felice del mondo!

Il Buthan è il paese himalayano del drago tonante, degli incredibili paesaggi, dei monasteri e i “dzong” che incarnano la cultura tradizionale buddhista; conosciuto in tutto il mondo come il Paese dove la felicità interna lorda è più importante del prodotto interno lordo.

Per il Bhutan infatti, il potere e la ricchezza di uno Stato si misura attraverso la felicità, considerando il suo avanzamento a partire dal benessere dei cittadini stessi. Situato in Asia tra Cina e India, il piccolo Stato monarchico è avvolto nell’ombra della più imponente catena montuosa del mondo.

Com’è diventato il paese più felice del mondo? Scopriamolo insieme!

La strada che li ha portati a essere “il Paese più felice del mondo” (case study dell’Onu) è iniziata circa quarant’anni fa, quando l’allora Re Jigme Dorji Wangchuck decise che ogni azione politica avrebbe dovuto tenere conto non del Pil ma della Fil: la Felicità interna lorda, misurata con questionari annuali in cui si chiedeva ai cittadini conto del loro benessere psicologico, dei loro rapporti sociali e della tutela della natura.

Funzionò: il Re di fatto si abolì, introducendo la democrazia. Con la democrazia introdusse la tv, internet, una parità dei sessi quasi assoluta e una gestione del turismo piuttosto intelligente. Un turismo, sostiene la Lonely Planet “di alto valore e basso impatto che obbliga i viaggiatori a pagare un’elevata tariffa giornaliera solo per mettere piede tra i suoi monti profumati di pino e coronati da monasteri”. Tra le attrazioni maggiori, il monastero della Tana della Tigre, la valle di Punakha e i bhutanesi stessi.

Sono tipi onesti. Le loro carceri sono quasi tutte chiuse, salvo un paio. Gli omicidi sono piuttosto rari, meno di uno l’anno, e il reato più diffuso è quello di furto: i “fuorilegge” più selvaggi salgono sulle montagne e rubano le pietre contenute nelle statue dei Buddha.

Tipi buddisti, anche, i bhutanesi. Impregnati di un buddismo fino al midollo, poco new age (non conoscono neanche i Beatles) e molto pratico. Così pratico che li porta a rispettare l’uomo, la natura e gli animali come forse nessuno al mondo.

Il Buthan: tra agricoltura sostenibile e natura incontaminata.

Il Buthan è l’unico paese al mondo a emissioni negative di carbonio, ed entro il 2020 diventerà la prima nazione interamente biologica. Qui, dove fin dai banchi di scuola si pratica e si insegna la felicità e l’agricoltura sostenibile, le autorità hanno tassato i veicoli a motore per contrastare le emissioni dei gas dannosi, promuovendo i mezzi elettrici ad energia solare ed il trasporto pubblico. Questo, insieme ai suoi monasteri incastonati nella roccia, la natura incontaminata, gli inaccessibili templi e i pochissimi turisti, l’hanno resa agli occhi dei viaggiatori una delle mete più ambite.


L’attrazione principale e decisamente più iconica del Paese è sicuramente il Taktsang Lhakhang, un tempio buddhista circondato da affascinanti leggende e arroccato a 3 mila metri di quota, dove i turisti e i pellegrini per visitarlo possono raggiungerlo solo a piedi.

Un’altra attrazione è caratterizzata dalla coloratissima e allegra, città di Paro nota per essere la città più pittoresca del Bhutan. In questa città è possibile ammirare i noti “dzong”: le tradizionali fortezze in legno dell’architettura Bhutan. Una delle più antiche e famose è Rinpung Dzong in cui vivono 200 monaci buddhisti.

La magia di un paese come il Bhutan è anzitutto il grado di mistero che aleggia al suo interno. A partire dalla sua capitale Thimphu, in cui la gigantesca statua del Buddha, che guarda la valle, trionfa ed accoglie i turisti.

Qui, nella prima capitale al mondo senza semafori, l’intreccio tra modernità e tradizione è più evidente che in qualsiasi altro posto del Paese, ne è un esempio il grande mercato settimanale e la fabbrica di carta sviluppata dai monaci buddhisti. Al Monastero di Tango è invece possibile lasciarsi trasportare e avvolgere dalla magica atmosfera di un paese senza tempo, parlando con i monaci per scoprire il mistero della vita. Mi chiedono “e tu sei felice”? In quell’angolo del mondo dove tutto sorride riesco a percepire uno stato di serenità. E allora mi chiedo. Cos’è davvero la felicità? Qual è l’incredibile strada che porta alla felicità? Mi rispondono “pace e armonia” perché la felicità non è al di fuori di te ma è dentro di te. Tu sei padrone della tua felicità. Sii grato alla vita e questa cambierà.

E tu? Cos’è per te la felicità? Condividi il tuo pensiero.