Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di essere intervistato, sul tema del viaggio, nel contesto di un evento particolarmente interessante e illuminante, che si è tenuto a Roma alla Stazione Tiburtina, all’interno della Galleria Commerciale, dal titolo #InTransito - esperienze creative dedicate a Roma: una performance interattiva digitale per condividere ricordi, speranze, sogni, del viaggio percorso o da percorrere nella Città di Roma, in cui si sono poi svolte Photo & Video Exhibition, Performance live e un Contest Video Fotografico dedicato a Roma.
Clicca qui e scopri la video intervista.
Questo invito è stato, per me, motivo di grande orgoglio: le tematiche affrontate in questa iniziativa danno infatti al viaggio una chiave di lettura diversa. Viaggiare è infatti una pratica che serve a vedere oltre; è un’esperienza senso-percettiva dove, attraverso il vedere, ci si appropria dello spazio circostante e, con l’attivazione di processi di astrazione e di rappresentazione, l’esperienza dei luoghi e delle culture diventa capitale simbolico individuale e collettivo. Il percorso può avvenire anche in ambito urbano: viaggiando nei luoghi in cui viviamo possiamo attivare le antinomie del qui e altrove, noi/loro, io/l’altro; possiamo comprendere il sistema simbolico di riferimento e quello sociale; il senso di appartenenza ad un sistema culturale riconosciuto e condiviso; le dinamiche relazionali e identitarie; il rapporto tra individualità e collettività, le pratiche del nostro ‘quotidiano’. Nel mio intervento ho avuto la possibilità di raccontare quali sono i tratti che accomunano la cultura Orientale a quella dell'Italia e in particolare di Roma, ho potuto raccontare il mio progetto d’internazionalizzazione culturale e la sfida culturale di portare l’Oriente a Roma: due mondi, due tradizioni, a volte opposte, profondamente affascinanti ed emozionanti.
Di come viaggiare e conoscere nuove culture richieda il coraggio di saper perdere la propria strada per ritrovarsi e ritrovare, nella diversità, la ricchezza e il valore di usi, costumi e tradizioni prima ad ora lontani dal nostro vivere e di come chi è nato a Roma può "viaggiare e scoprire" la Capitale.
Roma è infatti qualcosa di unico perché non è solo un viaggio fisico ma anche un viaggio temporale. Quale altra città al mondo, più di Roma, riesce a portarti in un tempo tanto diverso a seconda dello spazio che vivi?
E allora, prenditi qualche altro minuto, ascolta l’intervista e poi – se vuoi – raccontami le tue esperienze: cosa t’aspetti? Cosa stai cercando? Che cosa Ti riporti da un viaggio?
Pubblicherò sul mio blog il racconto che mi sembrerà sincero e affascinante allo stesso tempo.