Negoziazione e gestione delle relazioni

Nella vita di ogni giorno le relazioni sono una costante.
Ci si relaziona con la propria famiglia, con il proprio partner, con gli insegnanti dei nostri figli, con il giornalaio sotto casa e nel posto di lavoro.
Ognuno di noi è sommerso in comunicazioni con le altre persone, fin da quando è nato. Detto questo sembrerebbe quindi che relazionarsi sia qualcosa di essenzialmente “naturale”, ma non è così; avere difficoltà a relazionarsi con gli altri o non saper gestire bene le relazioni, non è poi così raro come può sembrare.

Spesso infatti confondiamo le relazioni con le interazioni. Se infatti interagire significa semplicemente conoscere il nome o la qualifica di qualcuno, ad esempio nel contesto di lavoro, ecco che relazionarsi vuol dire andar ben oltre i semplici convenevoli. In questo senso possedere skill per comunicare e sapere come farlo efficacemente può essere un vantaggio. Fanno parte di queste skill capacità come quella di negoziare, esercitare empatia e persuasione.

Quante volte sarà capitato, nella vita di ogni giorno, in ogni tipo di relazione, personale, di coppia o professionale di non capirsi, di non essere disponibili all’ascolto attivando nell’altro tutti quelli che sono atteggiamenti di chiusura che bloccano ogni comunicazione. Di sicuro non è così semplice e le incomprensioni sono sempre dietro l’angolo. Ma comprendere le tecniche di comunicazione e scoprire l’arte delle negoziazione può consentire di comprendere e superare, fin da subito, trovando la strada per comunicare efficacemente portando la comunicazione su un piano diverso.

Negoziare è un'arte che si impara giorno per giorno; per qualcuno è una dote innata, per qualcun altro è un processo interpersonale da acquisire con tanto esercizio e che si focalizza sulla collaborazione, il fare squadra, per il raggiungimento di un equilibrio che va oltre il vantaggio delle diverse parti coinvolte. I corsi per apprendere quest’arte sono innumerevoli puntando ad affinare le abilità negoziali, difendere le proprie dissertazioni, favorire le intese, relazionarsi in maniera positiva mantenendo un clima relazionale sereno e gestendo al meglio e in modo costruttivo gli eventuali conflitti. Nella gestione delle relazioni e dei conflitti, uno degli atteggiamenti da evitare sono i cosiddetti comportamenti bloccanti, cioè tutte quelle condotte che possono ostacolare, se non bloccare, le comunicazioni come ad esempio interrompere l’altro mentre si sta parlando, cambiare discorso, parlare troppo lasciando poco spazio all’altro per replicare, giudicare, rassicurare, replicare e aggredire l’altro, assumere toni altezzosi. Al contrario, sono da favorire nella gestione delle relazioni la capacità di fare domande che diano libertà di esprimersi, ovvero il cosiddetto ascolto attivo.

Ogni giorno mi relaziono con persone diverse, per età, estrazione sociale, cultura e devo ammettere che l’incontro con la cultura orientale mi ha aperto una visione nuova rispetto all’arte della negoziazione, particolarmente diffusa proprio nel mondo orientale e con regole proprie; una “tensione” di forze, delicata e sottile, durante la quale ogni parte svela i propri interessi finché non si raggiunge un punto di equilibrio.

Spesso visto dal mondo occidentale con diffidenza, gli arabi sono da sempre abili negoziatori nelle attività commerciali e nel trattare con loro bisogna essere pronti ad affrontare i trabocchetti della contrattazione, essere pazienti nel rilanciare ed arrivare ad un compromesso soddisfacente. Nel mondo arabo ad esempio la negoziazione è un mix tra arte e modo di vivere insito nel modo di essere e che si rispecchia nella gestione degli affari.

La cultura araba dà molta importanza agli incontri personali, alle persone che con cui si intrattiene una negoziazione; credono molto nelle persone e non negli enti o nelle istituzioni, persone che possano essere introdotte da qualcuno che gode della fiducia delle due parti. Il rapporto di negoziazione è un rapporto diretto, paziente, dove il fatalismo gioca una componente importante e si fonda sulla credenza che soltanto Dio controlla tutto ciò che accade nell’Universo. Costruire relazioni, in particolare in contesti internazionali, è dunque conoscere appieno una cultura, immergersi completamente nel modo di pensare di un popolo, apprezzando e rispettando le differenze per cogliere la bellezza della diversità.