La moda Orientale e le attività di export eco-sostenibile.

Negli ultimi anni, vi è una parola che è entrata a fare parte del nostro linguaggio quotidiano e soprattutto delle nostre speranze divenendo uno dei termini più importanti della società contemporanea: sostenibilità.

La sostenibilità ad oggi ha toccato differenti campi permettendo di tutelare la sostenibilità ambientale, quella economica e quella sociale attirando, così, l’ attenzione del settore principale che quotidianamente cerca di influenzare i nostri stili di vita e le nostre  abitudini: la moda.

Parlare di etica e sostenibilità nel campo della moda significa tenere conto di più fattori come le condizioni di lavoro della manodopera, l’ origine delle materie prime dei tessuti, l’ impatto ambientale, il benessere degli animali nella parte produttiva e la delocalizzazione delle relative produzioni nel rispetto e nella tutela delle materia naturali utilizzate.

Spesso mi capita di porre l’ attenzione e prendere particolarmente a cuore tutti quei paesi e quei vari settori della moda, in particolar modo quella Orientale, che  richiedono la mia consulenza per attività di export eco-sostenibile.

Dalla moda Giapponese alla tessitura vietnamita, dalle tendenze eco-sostenibili statunitensi al Batik Indonesiano, vi racconterò per quali motivazioni la moda mondiale è alla costante ricerca di export produttivi.

Tra questi grandiosi esempi, miei cari lettori, vorrei mettere in evidenza una tecnica che, tra le tante, mi ha letteralmente “ rubato il cuore “: il Batik indonesiano!

Il batik tradizionale indonesiano, oltre che essere riconosciuto dall' UNESCO come un capolavoro del patrimonio culturale immateriale dell'umanità in cui viene rappresentata una varietà di motivi che illustrano la natura, la diversità della fauna e della flora, i racconti popolari e le armi appartenenti alla loro Patria, rappresenta il vero e proprio emblema di un paese attento alla sostenibilità globale.

Il mercato globale del tessuto è stato dominato da questo materiale nel 2017, con un valore di esportazione che ha raggiunto i 58,46 milioni di dollari e le cui principali destinazioni erano Giappone, Stati Uniti e paesi europei.

Indossato in molte occasioni, in particolare nelle cerimonie rituali come il matrimonio giavanese, la celebrazione del settimo mese di gravidanza ed i rituali funebri, accompagna la quotidianità di ogni singolo individuo mirata unicamente alla sostenibilità collettiva divenendo l’ elemento più desiderabile nell'attuale modalità di moda sostenibile all'interno del mercato globale proprio perché le piccole e medie imprese ( PMI ), hanno attuato una vera e propria politica per garantire una produzione del settore moda più pulita e rispettosa utilizzando pigmenti naturali di vari organi vegetali come lo stelo, le foglie, il legno, la corteccia ed il frutto di diverse specie vegetali per la creazione di questo colorante naturale utilizzato nel Batik, indispensabile per la colorazione dei tessuti proprio perché i pigmenti contenuti in questi elementi sono più biodegradabili, relativamente sicuri e facilmente ottenibili con zero rifiuti liquidi rispetto alle varianti sintetiche oltre al fatto che, le acque utilizzate per immergere i tessuti dipinti, sono acque raccolte durante la pioggia e non ricercate nel sottosuolo.

Le acque superflue rimanenti dopo le fasi di colorazione vengono ulteriormente utilizzate per altri processi ed i rimanenti rifiuti organici dell'intera procedura vengono impiegati come compost e legname incorporando una serie di azioni che sono in sintonia con il concetto di produzione sostenibile.

È proprio per questo motivo che questa produzione sostenibile comporta l'introduzione di fattori ambientali legati all’ eco-design e tiene conto di tutte le fasi del ciclo di vita, dall'approvvigionamento delle risorse fino al trattamento finale e al riciclaggio al termine della sua utilità.

A tal proposito, la creazione di batik con coloranti naturali, risulta essere più costosa rispetto a quella con composti sintetici, in quanto sono richiesti tempi più lunghi e competenze avanzate per ottenere diversi modelli di colore e per conferire esclusività e unicità rispetto ai materiali artificiali con motivi ben eseguiti e attraenti su tessuti decisamente confortevoli.

È proprio grazie all’ utilizzo di coloranti organici ecologici che tale tecnica è attualmente la favorita e la più richiesta a livello internazionale per le principali azioni di Export, proprio perché risulta essere un vero e proprio simbolo d’ alta qualità ed unicità dall’ alto valore commerciale, supportando così anche la sostenibilità in ambiti sociali ed economici oltre a quelli ambientali.

Affinché il commercio di prodotti eco-sostenibili contribuisca pienamente allo sviluppo sostenibile, i paesi hanno bisogno di un mix di politiche che distribuisca equamente i benefici su scala mondiale e che sia un investimento proficuo sia per il paese produttore sia per l’ intera sostenibilità globale, proprio come nel caso del Batik indonesiano.

I mercati per i prodotti eco-sostenibili stanno crescendo molto più velocemente rispetto ai prodotti convenzionali e presentano importanti opportunità sia per i paesi in via di sviluppo e sia per quelli meno sviluppati proprio perché le esportazioni eco-sostenibili legate alla moda consentono ai paesi di promuovere allo stesso tempo la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Per questo motivo, il mio obiettivo di aiutare i paesi ad identificare le opportunità di esportazione eco-sostenibile sviluppando e attuando un piano d'azione mirato, non è importante solo moralmente per combattere il cambiamento climatico, ma anche economicamente, perché è nell'interesse delle persone comuni e di tutti gli imprenditori esistenti nei vari settori dell’ industria creativa, quali la moda, per l’ attuazione di un modello di business sostenibile che sia una carezza per gli occhi, per l’economia e per il cuore!

E tu? Hai mai sentito parlare di qualche attività di export sostenibile dal mondo che ti ha particolarmente affascinato/a? Raccontami la tua esperienza.