Cosa significa Brainstorming.

Ti è capitato di trovarti di fronte al famoso blocco dello scrittore e non sapere come uscirne? Di avere bisogno di un’idea innovativa ed efficace all’interno della tua azienda ma senza la scintilla giusta che la renda un’idea vincente?

Bene, il metodo del brainstorming nasce per ovviare a questi problemi!

Questa tecnica infatti, prevede che si svolga un lavoro di gruppo per favorire il flusso di idee che riescano a portare alla soluzione di un problema ed essendo un grande sostenitore del team working oggi voglio raccontarvi che cosa significa Brainstorming e come si fa.

Brainstorming

La parola inglese Brainstorming significa letteralmente “tempesta di cervelli”. Il senso letterale non ci aiuta a comprendere la natura e il valore di questa tecnica che è entrata a far parte delle pratiche in ambito aziendale intorno alla metà del secolo scorso. La traduzione della parola brain (cervello) e storming (tempesta) non potrebbe che rappresentare al meglio lo scopo di un brainstorming.

Il Brainstorming è uno scambio di idee fra i membri di un team di lavoro, guidato da un conduttore e che ha come fine quello di generare soluzioni condivise, stimolando la creatività di tutte le risorse coinvolte.

Nella mia esperienza di Business Expert mi sono reso conto che il Brainstorming rappresenta uno dei momenti essenziali per porre ancora di più l’accento sul valore delle risorse umane, confrontandosi sulle possibili soluzioni alle criticità dei processi aziendali e implementando il sistema in maniera condivisa.

Lavorare in gruppo aumenta la produttività, è motivante, stimola la creatività e la nascita di nuove idee. Se poi la squadra di lavoro è affiatata il team working è sicuramente la strategia vincente!

Brainstorming: come si fa?

Non c’è un numero fisso di partecipanti richiesto affinché il brainstorming abbia una buona riuscita. L’importante è non essere un numero inferiore a 3 o di molto più grande di 10 perché ricorreremmo ad un numero di idee troppo stretto o ad un’eccessiva confusione generale.

I partecipanti possono essere diversificati, anzi più background vengono messi insieme più il risultato potrà essere originale!

Per fare brainstorming in modo efficace è necessario trovare un conduttore (o moderatore) che trascriva le idee di ognuno: a lui il compito di dare degli spunti iniziali da cui partire per focalizzare al meglio il problema da risolvere.

Questa figura dovrà anche cercare di evitare i vuoti di idee magari riprendendo ogni tanto le idee già sentite per crearne di nuove o cercando di coinvolgere coloro che non hanno ancora espresso la propria opinione.

Vi consiglio l’uso di un registratore per la seduta per ripercorrere eventualmente i momenti salienti.

Una volta che tutti i partecipanti avranno proposto un numero di idee sufficiente (ricorda che ogni idea può essere quella vincente, niente timori) si andranno a rileggere e verranno scelte quelle che meglio si addicono al problema da affrontare.

Molto consigliato è anche l’utilizzo di mappe mentali: si parte con un’idea centrale possibilmente scritta su una lavagna visibile a tutti e man mano si procede per associazioni mentali ad esse collegate.

Insomma il Brainstorming è una tecnica molto valida che può essere applicata all’interno di diversi campi di un’azienda ma ora voglio chiederti se anche a te è capitato, in ambito lavorativo, di fare Brainstorming? Se sì raccontami la tua esperienza…